Qualche giorno fa la Cerimonia di consegna del Premio Letterario Nazionale ‘Domenico Cotugno’, riservato a ragazze/i delle Medie e dei Licei.
Onoratissimo di aver fatto parte, prima, del COMITATO NAZIONALE PER LE CELEBRAZIONI
DEL BICENTENARIO DELLA MORTE DI
DOMENICO COTUGNO e, poi, della Commissione Giudicante gli elaborati.
Una platea di giovani entusiasti.
Auguro loro di avere sogni, desideri, ambizioni e perseguirli con tutte le loro forze, senza avvilirsi mai.
Proprio come Domenico Cotugno che, di origine umilissima, lascia il suo paesino rurale per raggiungere la Capitale del Regno (Napoli), studiare Medicina e diventare Docente Universitario, Primario ospedaliero, Medico personale del Re, Direttore delle politiche sanitarie dell’intero Regno, scienziato di fama internazionale.
Un instancabile studioso al servizio della Medicina, della Scienza.
Ma prima ancora, un visionario. Un illuminato. Proprio un …instancabile ed irrefrenabile sognatore.
Bravissimo il nostro Santi Zizzo, promotore e motore della manifestazione.
(Forse c’è qualcosa di peggio dei sogni svaniti: perdere la voglia di sognare ancora.”
Sigmund Freud)
